Il nostro amico Bob Corn torna ancora una volta a Maps e anche a questo giro porta dei regali assai graditi.
Larry Yes proviene dall’Oregon, chitarra e voce, indole da artista e grande senso dell’umorismo. In occasione del tour assieme è stato pubblicato da Fooltribe e da altre etichette uno split 7″ che vede assieme Larry Yes e Bob Corn intitolato Love Calls. Dal vivo Larry ha eseguito un brano tratto dal suo ultimo album.
I Callers invece provengono da Brooklyn, anche se hanno radici profonde a New Orleans. La band ha appena pubblicato un lavoro per la sempre attenta Western Vinyl (Dirty Projectors, Windsor For The Derby). Hanno suonato per noi due incredibili brani sorretti dalla voce di Sara Lucas e dalle atmosfere create dalla chitarra elettrica di Ryan Seaton. Siamo rimasti veramente incantanti! Rone in particolare è un brano che potrebbe benissimo stare nella nostra rubrica Can’t Get You Out Of My Head.
Non poteva mancare un inedito firmato Bob Corn, una canzone che mette in mostra le doti compositive ed il carisma del Sig. Fooltribe.
“E sempre di pop parliamo: perché in fondo, cos’è un’ottima canzone pop se non un brano che, dopo il secondo ascolto, ti si infila tra le orecchie e ti ritrovi a canticchiarlo sotto la doccia o aspettando l’autobus? Da Morning Tide, disco di esordio di questa band losangelina, un’ode alla canzone ordinaria, quella che si incontra per caso in radio (“I met you on the radi-o, radi-o”), o magari sul sito di Maps”
Sono stati ospiti di un altro grande appuntamento al Locomotiv Club, e non potevamo farceli sfuggire: così giovedì 16 sono passati in radio a trovarci Alfred Darlington, cioè Daedelus e Daddy Kev.
Entrambi ci hanno presentato i loro ultimi progetti: quello di Daedelus si chiama Love to Make Music to, ed è probabilmente uno dei suoi dischi più pop e accessibili. Quello di Daddy Kev, invece, è un lavoro intrapreso con Nick Thorburn degli Islands e si chiama, semplicemente, Reefer.
Abbiamo chiacchierato a lungo con i nostri ospiti: ben due mp3 ricolmi di parole, con qualche accenno musicale.
Parte la rassegna internazionale del Cassero, Gender Bender 2008. Nei prossimi 6 giorni sarà possibile assistere al meglio delle produzioni di danza, teatri, televisione, cinema e arti visive che interrogano l’evolversi dell’identità di genere. Per il programma completo, i luoghi e gli orari : www.genderbender.it.
Il nostro indovinello di oggi per invitarvi al festival è incentrato sul documentario di Julian Cole With Gilbert & George che sarà proiettato il 1° novembre al Cinema Lumiére.
Famosi per i loro fotomontaggi a scala larga sui quali spesso appaiono insieme ad amici in ambienti allegorici e ammiccanti, Gilbert & George sono tra i più rinomati artisti contemporanei.
Ecco la domandona:
Oltre ad essere partner in arte, Gilbert & George sono anche :
a) cugini di secondo grado
b) partner nella vita
c) soci di un famoso agriturismo nella campagna di New Hampshire
Al dito più veloce che darà la risposta esatta, mandando una mail a maps@radiocittadelcapo.it, il festival offre nella giornata di sabato1 novembre libero accesso a tutte le proiezioni cinematografiche del festival al Cinema Lumiére (basta presentarsi col nominativo alla cassa accrediti) e l’ingresso al party serale del Cassero tra suoni elettronici con i dj resident del Berghain, mecca Techno
berlinese. Il vincitore troverà il suo nome in lista che sarà valida entro l’01:30. Si entra con la tessera Arcigay.
Qualche settimana fa è iniziato il lungo viaggio di Beatrice Antolini e della sua band in giro per l’Italia per presentare l’acclamatissimo nuovo album A Due, appena uscito per Urtovox. Abbiamo avuto la fortuna di avere lei e la sua band ospiti proprio prima del concerto al Covo Club, la prima data del tour.
Beatrice ci ha dato una esaustiva spiegazione a riguardo del titolo del disco e ora ci sentiamo veramente preparati sulla questione… Inoltre sappiamo quali dischi si porterebbe sull’isola deserta e conosciamo alcuni segreti del nuovo lavoro e dello studio (Bombanella) dove è stato registrato.
Imparate anche voi e ascoltate i tre brani suonati in studio da una formazione composta da cinque elementi!
A volte l’espressione “disco nel cassetto”, non è metaforica. Proprio grazie all’apertura di un cassetto, e al ritrovamento al suo interno di un cd con dei brani risalenti ad anni prima, è (ri)nato il progetto di Marco Parente, Paolo Benvegnù, Andrea Franchi e Gionni Dell’Orto, chiamato Proiettili Buoni.
Perseguendo l’incoerenza, come dicono i membri stessi della band, l’idea di un “gruppo con le ore contate” si è trasformata in alcune date in giro per l’Italia lo scorso inverno e, quindi, in un disco, in uscita nelle prossime settimane.
Marco, Paolo e Andrea sono stati nei nostri studi in occasione del primo appuntamento con Magazzeno Bis, che li ha visti protagonisti, e ce ne hanno raccontate di tutti i colori, facendo divertire noi in radio prima di tutto.
Anche quest’anno torna Gender Bender, vetrina internazionale dedicata ai nuovi panorami culturali a cui identità e generi, slittando e sovrapponendosi, danno origine. Quest’anno, la sesta edizione del festival mette sul piatto quanto di meglio danza, teatro, cinema e arti visive hanno prodotto ripensando i corpi e i generi.Le immagini della campagna pubblicitaria hanno sempre giocato su originali interpretazioni degli stereotipi di genere, con una sana vocazione all’ironia e alla graffiante filosofia camp. Quest’anno a darci il benvenuto c’è un calciatore con tacchetti sfacciatamente alti.
Ecco che Gender Bender si rivolge a voi, amici di Maps, con un indovinello da risolvere divertendosi a scartabellare tra le vecchie campagne di comunicazione. La domandona è:
Quali sono state le immagini e i claim delle edizioni precedenti, dal 2005 al 2007?
Al dito più veloce che darà la risposta esatta, mandando una mail a maps@radiocittadelcapo.it, il festival offre nella giornata di sabato1 novembre libero accesso a tutte le proiezioni cinematografiche del festival al Cinema Lumiére (basta presentarsi col nominativo alla cassa accrediti) e l’ingresso al party serale del Cassero tra suoni elettronici con i dj resident del Berghain, mecca Techno berlinese. Il vincitore troverà il suo nome in lista che sarà valida entro l’01:30. Si entra con la tessera Arcigay.
In bocca al lupo! E, anche se andava messa all’inizio… sigla!
Era da un po’ che non ci affezionavamo così ad un disco della K Records. Arriva senza tanti clamori il debutto dei Desolation Wilderness, trio che prende il nome da un luogo sperduto tra le montagne della Sierra Nevada e per una volta basta questo a spiegare la musica che fanno. Il progetto inizialmente solo di Nicolaas Zwart utilizza delay a nastro, vibrafoni e chitarre per creare un mondo riverberato lontano parente di quello che si potrebbe trovare sulla costa opposta, ovvero a NYC. Qua l’atmosfera è rurale, gli spazi sono aperti ed il tocco è gentile e sognante. White Light Strobing è un album che conquista piano piano e va ascoltato possibilmente all’alba. Ecco la bellissima canzone d’amore (?) Come Over In Your Silver Car ed il video che l’accompagna. Buon ascolto.
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